
Il calcolo del valore catastale di un immobile, anche chiamato valore fiscale, è necessario per poter valutare le imposte da pagare sulla casa, come quelle di successione o di registro, oltre a quelle ipotecarie e catastali. In sintesi, si tratta della base su cui applicare l’aliquota per calcolare le tasse.
Inoltre, si tratta del parametro in base al quale si applica la procedura di valutazione automatica che impedisce all’Ufficio del Registro il potere di verificare il valore di un immobile nel caso in cui il suo valore o il corrispettivo sia dichiarato in misura non inferiore al reddito risultante in catasto.
Dunque, per il calcolo, è necessario un valore fiscale sul quale viene anche calcolata l’imposta dell’IVA, utilizzata nel caso di acquisto di un appartamento.
Dunque, dopo aver capito l’importanza del valore catastale di un immobile, vediamo insieme in quale modo farlo correttamente e a chi rivolgersi.
Calcolo valore catastale, come funziona
Il calcolo del valore catastale ha un procedimento che, di base, è molto semplice. In sintesi, è necessario moltiplicare la rendita catastale (rivalutata del 5%) per un dato coefficiente di riferimento, in base alla categoria catastale d’appartenenza dell’immobile.
Il coefficiente è stabilito dalla legge e varia a seconda della tipologia di fabbricato di riferimento. Per i gruppi A, C, D, E la rendita catastale è rivalutata del 5% mentre per gli immobili del gruppo B è rivalutata del 40%.
I parametri per il calcolo del valore dell’immobile (non rivalutato) sono i seguenti:
– 115,5 per la prima casa
– 126 per gli immobili del gruppo catastale A o C (escluse A/10 e C/1)
– 147 per gli immobili delle categorie B
– 63 per le categorie A/10 e D
– 42,84 per le categorie C/1 ed E
– 112,50 per terreni non edificabili
Ad ogni modo, è bene ricordare che il valore fiscale dell’immobile è necessario per il calcolo delle imposte. Di conseguenza, è importante affidarsi all’esperienza di un agente immobiliare.
Infatti, per essere sicuri di procedere nel modo corretto nel calcolo, esistono le linee guida ABI, basate su standard nazionali e internazionali, che gli esperti del settore, quali agenti immobiliari e periti, conoscono nel dettaglio e sono in grado di applicare nel corretto calcolo del valore dell’immobile.
Calcolo valore catastale terreni, come funziona?
Il calcolo valore catastale terreni è la base di calcolo necessaria per il pagamento di varie imposte ed è il prodotto della rendita catastale ed il coefficiente relativo all’immobile, stabilito dalla legge.
Per il valore catastale dei terreni agricoli bisogna rivalutare del 25% il reddito dominicale (l’entrata netta proveniente dai terreni situati all’interno del territorio statale), e moltiplicare il risultato per 110, nel caso in cui il terreno fosse una zona agricola commerciale, oppure per 130, in tutti gli altri casi.
La quota 110 va applicata sia ai grandi imprenditori agricoli (IAP) e a coloro che gestiscono direttamente i terreni trattenendo la percentuale del 50%, anche se si lavora con la mediazione di una società, sia ai piccoli imprenditori che portano avanti il proprio lavoro a conduzione familiare o con la propria manodopera.
Ad ogni modo, dopo aver fatto questo calcolo, si ottiene il valore catastale. Anche in questo caso, è bene rivolgersi a un esperto del settore. Infatti, il valore catastale è importante per valutare l’importo delle tasse da pagare e non avere, di conseguenza, problemi fiscali.
Calcolo valore catastale immobile: a chi rivolgersi
Per il corretto calcolo valore catastale abbiamo già accennato alle linee guida ABI, le quali si rifanno a delle convenzioni internazionali create ad hoc per non sbagliare il calcolo, che come abbiamo visto è molto importante perché deve essere poi impiegato per stabilire le imposte.
Dunque, le linee ABI offrono tutta una serie di indicatori di superficie e di volume, oltre a indicazioni sulle metodologie e le tecniche da adottare per lavorare nel modo più corretto e professionale possibile.
Proprio per questo motivo è bene affidarsi a una persona appositamente preparata, il perito, in grado di valutare l’immobile con trasparenza e professionalità. Il perito dispone infatti di tutte le competenze tecniche, oltre alle conoscenze giuridiche in proposito.
Unico requisito imprescindibile è quello di indipendenza, che presuppone che il perito non sia personalmente coinvolto con l’immobile o con il venditore. Insomma, il perito non deve aver avuto alcun contatto prima con gli utenti coinvolti nel calcolo, in modo da permettere l’esecuzione di un lavoro professionale e imparziale.
Calcolo valore immobile da rendita catastale
Dunque, ricapitolando, per il calcolo del valore dell’immobile da rendita catastale i fattori necessari sono due: essere a conoscenza della categoria catastale della propria struttura e della rendita catastale.
Attenzione a chi possiede più di una casa: infatti, il valore catastale di due edifici cambia a seconda del fatto che si tratti di abitazione principale o meno, a prescindere dall’appartenenza alla stessa categoria catastale.
In realtà, queste linee guida sono estremamente riassuntive e semplificate. Il valore catastale è molto importante e deve essere eseguito meticolosamente, presupponendo una serie di conoscenze che solo un professionista del settore può avere, motivo per cui sarà di tua premura affidarti a mani esperte in modo da non incorrere in alcun tipo di problema fiscale.
Per qualsiasi consiglio o chiarimento, rivolgiti a MasterCasa Nadali: i nostri esperti sapranno consigliarti al meglio.
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