
La vita è imprevedibile: c’è chi cerca un appartamento e chi ha l’urgenza di posizionare il famigerato cartello “vendesi casa” proprio fuori la porta dell’appartamento inutilizzato.
Eppure, se cercare casa è difficile, anche venderla, soprattutto posizionando un semplice cartello, magari poco studiato e non particolarmente accattivante, potrebbe non essere esattamente una passeggiata.
Vediamo insieme cos’è il famigerato cartello “vendesi casa”, per capire quali sono i trucchi da applicare e se è effettivamente funzionale posizionarne uno “fai da te” oppure no.
Cartello vendesi casa: è davvero utile farlo?
Anche se oggi, per la vendita di un immobile, ci si affida soprattutto alle piattaforme online, l’affissione del famoso cartello “vendesi casa” nello stabile resta il primo passo per destare l’attenzione dei possibili acquirenti, motivo per cui investire in questo tipo di pubblicità, nonostante il fatto che ci troviamo nell’era 2.0, resta un’ottima mossa.
Però, per fare in modo che il cartello vendesi non risulti controproducente, è necessario rivolgersi a un esperto del settore. Infatti, il privato non ha a disposizione gli strumenti adatti per creare il perfetto cartello che rispetti tutte le normative in vigore (perché sì, ci sono delle regolamentazioni anche per quanto riguarda la cartellonistica) e che attui la perfetta strategia di comunicazione per attirare potenziali interessati.
Le conseguenze di un cartello fallimentare possono essere molte. Innanzitutto, è bene ricordare che un privato, nella stragrande maggioranza dei casi, non ha le competenze adatte per attuare una strategia di marketing che coinvolga una cerchia circoscritta di potenziali acquirenti.
Dunque, si potrebbero ricevere richieste di informazioni e di visite inopportune che si rivelerebbero una perdita di tempo tanto per gli interessati quanto per il venditore stesso.
Inoltre, diciamoci la verità: l’affissione di un cartello “vendesi casa” fuori un immobile è un solidale benvenuto per eventuali malintenzionati e persone intenzionate ad occupare abusivamente, cosa che renderebbe la vendita molto difficile, se non addirittura impossibile.
Per ovviare a tutti questi possibili problemi che potrebbero presentarsi, è bene rivolgersi a un professionista del settore in grado di gestire la situazione al meglio e svincolare la vendita nei tempi più brevi possibili. Vediamo ora qualche consiglio da tenere a mente per la vendita del proprio immobile.
Cartello vendesi casa: cosa scrivere sul cartello e dove posizionarlo
Il cartello “vendesi casa” è un mezzo pubblicitario, un biglietto da visita per tutti i possibili acquirenti che potrebbero essere interessati ad ottenere proprio il tuo immobile. Cosa vuol dire tutto ciò?
Significa che il cartello deve essere eseguito al meglio, tenendo in considerazione di che tipo di immobile si tratta, a quale genere di clientela ci si sta rivolgendo, qual è la zona di riferimento etc.
Dunque, il cartello di vendita deve riuscire a comunicare molte informazioni in poco spazio e dovrebbe, se possibile, accompagnare una planimetria ben visibile, in modo da fornire in anticipo tutti i dettagli salienti dell’immobile in questione e risparmiare tempo in inutili spiegazioni.
Il classico formato del cartello è un A3, che deve essere reso idrorepellente grazie alla plastificazione. In generale, il cartello non deve essere scritto a mano e deve essere ben visibile e identificabile. È bene dunque rivolgersi a un’agenzia immobiliare, in modo da essere consigliati al meglio, anche per quanto riguarda il punto di affissione.
Infatti, secondo la legge, il cartello di vendita non può essere affisso a panchine, pali o oggetti d’arredo urbano. I punti adatti si rivelano essere dunque i muri dell’immobile e gli eventuali balconi della casa, soprattutto se ubicati nei piani inferiori, in modo da essere facilmente visibili, ma anche il portone del condominio stesso, se possibile.
È chiaro che il punto più adatto vari di zona in zona: per questo il consiglio di un esperto può essere la soluzione adatta in questi casi.
Cartello vendesi casa: marca da bollo
Ma anche per i cartelli “vendesi casa” è necessario il pagamento di una marca da bollo? Secondo il Decreto legislativo 507/1993, che disciplina il diritto sulle pubbliche affissioni, gli avvisi al pubblico per la locazione o la compravendita degli immobili di dimensioni non superiori ad 1/4 di metro quadrato non sono soggetti al pagamento delle imposte, nemmeno se i cartelli vengono affissi in locali commerciali, purché ci sia il consenso del proprietario e rispetti le dimensioni prefissate dalla legge. L’affissione deve avvenire in un periodo prestabilito dalle due parti.
Nel caso in cui il cartello dovesse essere più grande o dovesse venire apposto in un luogo non adiacente a quello dell’immobile allora l’atto viene considerato come vera e propria pubblicità, motivo per cui bisognerà pagare una marca da bollo di 16 euro dopo aver presentato apposita richiesta di permesso per l’esposizione.
Per evitare di trovarsi a pagare sanzioni, è bene evitare la collocazione di insegne in luoghi troppo vicini alla segnaletica stradale, in modo da evitare che se ne occulti la visione e garantire un corretto smaltimento del traffico e l’incolumità dei cittadini.
Se stai pensando di vendere casa e hai bisogni di una strategia di marketing ad hoc da applicare al tuo piano di vendita, rivolgiti a MasterCasa Nadali: il nostro team di esperti, dopo aver valutato il tuo caso con attenzione, sarà in grado di consigliarti al meglio non solo per la creazione del cartello “vendesi casa”, ma anche per l’eventuale affissione e le possibili strategie da adottare altrove, ad esempio su bacheche online, creando l’identikit del possibile acquirente, in modo da puntare su una cerchia ristretta di ipotetici interessati.
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