Il biomattone, il nuovo protagonista della bioedilizia

Biomattone

Chi è avvezzo al settore della bioedilizia avrà sicuramente già sentito parlare del biomattone, risposta perfetta a tutte le nuove esigenze del settore edile grazie all’alta sostenibilità dei processi di produzione.

Infatti, pur restando per forma e dimensione molto simile al classico mattone da sempre impiegato nel settore edile, il “mattone di canapa” è in realtà un prodotto che permette un elevato risparmio energetico e alta sostenibilità.

Per saperne di più, vediamo insieme cos’è il biomattone nella bioedilizia e quali sono i benefici che derivano dall’utilizzo di questo innovativo materiale.

Case in bioedilizia: di cosa si tratta?

È bene specificare in cosa consista il concetto di “case” in bioedilizia prima di addentrarsi nelle specifiche tecniche del biomattone. Infatti, la bioedilizia è un concetto leggermente diverso da ciò cui siamo normalmente abituati, perché ha alla base dei principi etici e morali più accentuati rispetto al settore edile classico, che invece ha “semplicemente” come scopo principale quello di costruire case sicure che garantiscano alte prestazioni energetiche.

Le case in bioedilizia vengono sottoposte a un processo ben diverso da quello a cui siamo abituati. Ebbene sì, non basta utilizzare il mattoni ecologici per fare in modo che un immobile possa entrare a far parte di questa categoria! Oltre al materiale cambiano infatti anche gli step di lavorazione.

Normalmente, dopo aver scelto il terreno edificabile, c’è una fase di progettazione che comporta tutta una serie di studi e controlli che vengono effettuati, anche sotto il punto di vista burocratico, per valutare se in una determinata zona è possibile portare a buon fine la costruzione di una casa o, addirittura, di un complesso residenziale.

Sotto il punto di vista progettuale e burocratico, dunque, la bioedilizia non differisce dal lavoro più tradizionale. La grossa differenza arriva dopo: infatti, per quanto riguarda la costruzione, la bioedilizia ha alla base principi etici molto nobili che hanno come scopo il benessere della persona e dell’ambiente. Perciò, partendo dal presupposto che le risorse naturali sono destinate a finire, vengono privilegiati materiali ecologici e innovativi.

I materiali vengono ideati e scelti considerando da una parte il benessere e i potenziali effetti che potrebbero avere sull’essere umano e dall’altra la necessità di limitare gli sprechi e l’impatto sull’ambiente. Dunque, le case in bioedilizia vengono pensate in modo da ridurre i consumi (e di conseguenza anche le spese) e favorire un rinnovo naturale dell’aria, prediligendo materiali non chimici, sicuri e poco impattanti.

Ecco dunque che natura, innovazione tecnologica e tradizione si incontrano: a partire da materiali semplici, come la canapa o le fibre naturali, è possibile creare dei materiali efficienti e di altissima qualità.

Gli elementi più usati sono sicuramente la fibra di legno, ottenuta dagli scarti di falegnameria ed usata normalmente come materiale isolante, il sughero, perfetto per l’isolamento termico, la fibra di cocco, ottima per la realizzazione di pannelli resistenti, la lana di cellulosa e la canapa, impiegata soprattutto per la realizzazione di mattoni ecologici. Ma vediamo cos’è esattamente questo materiale e in quale modo ottenerlo tramite la lavorazione della canapa.

Il biomattone, il mattone di canapa

Il biomattone, anche chiamato mattone di canapa, è uno dei materiali innovativi alla base della bioedilizia. Infatti, si tratta di un materiale ricco di qualità e altamente performante, in grado di isolare perfettamente a livello termo-acustico e di avere un’altissima resistenza in caso di attacchi di muffe e batteri.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalle basi: come si fa il biomattone? Ebbene, per la sua produzione è necessario estrapolare la parte legnosa dello stelo della canapa in modo da mischiarla a un legante a base di calce. Fatto ciò, si otterrà un materiale naturale adatto alla realizzazione di edifici ad altissima efficienza energetica.

Caratteristica principale del biomattone è la capacità di purificare l’aria, assorbendo la CO2 presente nell’atmosfera. La canapa è infatti una pianta ricca di potenzialità, in grado addirittura di pulire il terreno dalla presenza di metalli pesanti e assorbire CO2 attraverso il processo di fotosintesi durante il ciclo di vita della pianta.

Queste caratteristiche sono dunque state trasferite al biomattone, realizzato in buona parte con le fibre legnose di questa pianta. I micropori rendono il mattone come una spugna, assorbendo l’umidità senza trattenerla e isolando perfettamente sia a livello termico che acustico.

Dunque, ricapitolando, il biomattone è il materiale perfetto se si vuole realizzare un’abitazione che sia in grado di mantenere autonomamente una temperatura costante senza bisogno di regolarla tramite l’uso di termosifoni e condizionatori.

Secondo uno studio, infatti, la canapa sarebbe in grado di mantenere una temperatura costante interna di 26°, garantendo freschezza e aria pulita in estate e una temperatura mite in inverno.

Inoltre, l’impatto ambientale è davvero molto basso (la canapa è una pianta in grado di restituire ingenti quantità di biomassa in cambio di poca acqua e senza l’urgenza di dover ricorrere a pesticidi o altre sostanze chimiche per il benessere della pianta), e le capacità isolanti e traspiranti sono realmente efficaci, pulendo anche l’aria da quantità troppo alte di CO2 o polveri sottili presenti nell’atmosfera.

Se sei interessato al mondo della bioedilizia e stai pensando di acquistare una casa ecologica, scegli MasterCasa Nadali. I nostri esperti saranno in grado di indirizzarti al meglio, dandoti i consigli giusti sia per quanto riguarda la scelta della zona di costruzione, nel caso in cui desiderassi progettare la tua abitazione da zero, che per i materiali da utilizzare. Per saperne di più, rivolgiti a noi!