Quali sono le spese per l’acquisto della prima casa? Probabilmente, se sei intenzionato a fare questo grande passo, te lo sarai già chiesto.
D’altronde, acquistare casa è uno scalino importante che comporta spese significative, motivo per cui è bene tenere in considerazione tutte le variabili del caso in modo da fare un prospetto della situazione accurato.
Scopriamo assieme quali sono le spese d’acquisto della prima casa, così da avere una panoramica completa di tutte le variabili economiche e delle spese in cui potresti imbatterti.
Spese per l’acquisto della prima casa, costi e agevolazioni
Le spese per l’acquisto della prima casa, inizialmente, possono essere molto alte. Tra atti notarili e bolli, le variabili da tenere in considerazione sono tante, ma non bisogna preoccuparsi, perché in alcuni casi si può accedere a notevoli benefici nel caso di acquisto di una “prima casa”, come appunto nel caso del Bonus Prima Casa.
In particolare, è possibile ricevere interessanti benefici in termini di spese di acquisto per la prima casa soprattutto nel caso delle imposte da versare. Bisogna però tenere in considerazione un’importante differenza, ovvero il fatto che il venditore sia pubblico o privato.
Nel caso di venditore privato, sarà necessario pagare un’imposta di registro pari al 2% del costo totale, un’imposta ipotecaria fissa di € 50 e un’imposta catastale fissa di € 50.
Se invece si acquista da impresa soggetta a Iva, le spese includeranno un’iva al 4%, imposta di registro di € 200, imposta ipotecaria di € 200 e imposta catastale di € 200.
Alle spese appena elencate vanno aggiunte anche le spese notarili, che non riguardano direttamente le imposte, ma sono comunque spese da fare e sono spesso molto alte, anche se la parcella viene tendenzialmente stipulata all’atto d’acquisto, dunque non è possibile fare una stima precisa.
L’importo in genere varia in base a determinati parametri specifici dell’immobile, dunque è utile richiedere più preventivi per capire quale sia l’opzione più conveniente. Da non dimenticare le spese dell’agenzia, che di solito chiede una provvigione intorno al 2% del costo dell’immobile.
Eventualmente, se si sa già che si ha l’intenzione di accedere a un finanziamento, è necessario tenere a mente la stipula dell’atto di mutuo e quanto relativo alle tasse.
In genere, per il mutuo si considerano i seguenti parametri: spese di perizia, spese di istruttoria e spese di imposta sostitutiva. Tutte queste spese possono variare da banca a banca e in base ad alcuni parametri, quindi anche in questo caso è bene chiedere più preventivi.
Tieni a mente che, dal modello 730, è possibile detrarre alcune spese per l’acquisto della prima casa, come quelle relative all’agenzia immobiliare e agli interessi di mutui e oneri accessori, tra cui la parcella del notaio.
Spese per l’acquisto della prima casa, esistono agevolazioni?
Sì, esistono delle agevolazioni per le spese d’acquisto della prima casa, ma è necessario rispettare alcuni requisiti. Per prima cosa, è importante che l’immobile faccia parte di una delle seguenti categorie catastali:
– A/2 abitazioni civile;
– A/3 abitazioni economiche;
– A/4 abitazioni popolari;
– A/5 abitazioni ultrapopolari;
– A/6 abitazioni rurali;
– A/7 villini;
– A/11 caratteristici del luogo.
Altro fattore importante è la localizzazione dell’immobile. L’abitazione deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza oppure, nel caso in cui l’acquirente si trovasse in un Comune diverso, entro 18 mesi dall’acquisto dell’immobile deve trasferire la residenza nel Comune indicato.
Inoltre, come già accennato precedentemente, colui che acquista non deve possedere altre abitazioni adibite a prima casa in Italia o nel Comune di residenza.
In assenza dei requisiti appena elencati non è possibile fare richiesta delle agevolazioni per le spese d’acquisto relative alla prima casa.
Spese d’acquisto prima casa, come funzionano le detrazioni?
Oggi, è possibile beneficiare di una detrazione dall’imposta sul reddito pari al 19% degli interessi passivi e oneri accessori pagati per l’acquisto di immobili da adibire a prima casa.
Tra gli oneri che danno diritto alla detrazione, ci sono le spese obbligatorie per la stipula del contratto di mutuo, ovvero le spese notarili, comprendenti sia l’onorario che le spese sostenute, le spese di istruttoria, le spese di perizia tecnica, la commissione spettante agli istituti di credito per la loro attività di intermediazione, gli oneri fiscali (imposta per l’iscrizione o cancellazione di ipoteca e imposta sostitutiva sul capitale prestato), le penalità per anticipata estinzione del mutuo.
I compensi pagati al mediatore per l’acquisto dell’immobile entro un anno dal rogito sono detraibili al 19%, su un importo massimo di 1.000 euro, e solo se l’acquisto dell’immobile è effettivamente concluso.
Cos’è il Bonus Prima Casa 2021?
Il Bonus Prima Casa permette di abbassare notevolmente le spese. Il bonus prima casa nel 2021 si applica se il fabbricato rientra in specifiche categorie catastali, se si trova nel Comune in cui si ha o si intende trasferire la residenza, e in caso di presenza di determinati requisiti da rispettare.
Il bonus prevede una riduzione dell’Iva dal 10% al 4% in caso di acquisti effettuati dall’impresa costruttrice, imposta di registro al 2% per gli acquisti da privati detrazione ai fini Irpef del 19% sui compensi corrisposti all’agenzia intermediaria per un importo non superiore ai 1.000 euro.
Per richiedere il bonus bisogna rispettare i seguenti requisiti:
- non essere proprietari di immobile adibito ad abitazione nel Comune in cui si intende richiedere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa;
- non essere titolare di diritto di uso o abitazione di altro immobile nel Comune;
- avere o stabilire entro 18 mesi la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile che si vuole acquistare;
- non essere titolare di abitazioni acquistate con agevolazioni oppure venderle entro un anno in caso di possesso.
Per richiedere le agevolazioni sulle spese d’acquisto della prima casa è necessario verificare le caratteristiche dell’immobile, mentre per l’atto d’acquisto e per l’applicazione delle agevolazioni bisognerà rivolgersi a un notaio.
Le agevolazioni previste dal bonus vengono erogate solo per abitazioni non di lusso, quindi per le categorie catastali A1, A8, A9.
Per avere ulteriori informazioni, ad ogni modo, è bene rivolgersi a dei professionisti del settore, così da sapere esattamente come muoversi e quali sono le particolarità del proprio caso.
Dunque, per acquistare casa e valutare eventuali agevolazioni, rivolgiti a MasterCasa Nadali! Il nostro team analizzerà con cura e attenzione le casistiche del tuo caso, orientandoti al meglio nella gestione delle spese d’acquisto relative alla prima casa.
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